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consapevolezza Guarire la tristezza

Accettazione totale

Ho avuto una mezz’oretta di sconforto a causa di un ricordo che si è innavvertitamente acceso come una lampadina o un fulmine a cel sereno mentre guidavo.

Ho pensato a un episodio di tanto tempo fa, circa una decina di anni, in cui ho rivisto mia madre dopo un lungo tempo, dato che in quel periodo il mio rapporto con lei era spezzato. Nonostante provassi un grande risentimento nei suoi confronti, in quell’incontro ho riversai molta speranza. Voleva darmi il regalo di compleanno. Non ricordo se fosse proprio il giorno del mio complenno.

Come ho detto il nostro rapporto era spezzato. Circa un anno prima mi aveva mandato via di casa e mai più dato un aiuto morale, emotivo o anche solo economico. Studiavo, lavoricchiavo, mio padre mi sosteneva con una paghetta mensile. Ma i soldi erano pochi per le spese che dovevo affrontare. C’erano l’affitto, le bollette ogni mese, le tasse universitarire 3 volte all’anno, il conguaglio del gas annuale e la spazzatura. Mi capitava a volte di non avere più un soldo già a metà mese. Ovviamente non uscivo mai e non mi concedevo mai chissà quali sfizi, mai. Sopravvivevo.

Mi madre mi annunciò proprio di volermi dare un regalo in uno di questi momenti di grande difficoltà economica ed emotiva. Mi sentivo povera, sola e abbandonata. Ma in quel messaggio vidi della speranza. Un gesto materno di cui avevo davvero bisogno per provare un po’ di gioia.

Mia madre si presentò insieme a mio fratello, che avrà avuto tipo undici anni, nei paraggi dell’appartamento che condividevo con altre quattro ragazze. Lei era sorridente e portava occhiali e abiti firmati e nuovi di pacca. Mio fratello era come sempre felice di vedermi e lei anche sembrava felice. Mi fece gli auguri e mi consegnò venti euro.

Ricordo di essermi sentita morire dentro.

Non mi vedeva da un sacco di tempo, non mi ha mai dato un minimo di aiuto economico, era firmata dalla testa ai piedi e mi consegna venti euro.

Mi ricordo che con quei soldi in mano iniziai a pianegre. Le dissi che dopo tutto questo tempo poteva anche prendersi del tempo per comprarmi un caxxxxxo di regalo e le chiesi cosa pensasse che avrei fatto con questi venti euro. Continuai dicendole che li avrei usati per la bolletta del gas e finire comunque a non avere abbastanza soldi per vivere.

Che cavolo di regalo di compleanno…

Scappai via in lacrime con un immenso peso sul cuore sentendomi stupida per aver sperato in un qualcosa di gentile da parte sua.

Questo ricordo lo sento ancora molto vivo in me. Quindi ho bisogno di lavorarci. Il problema non è stato tanto l’emozione che questo ricordo mi ha risvegliato, quanto il fatto che detesto mia madre. Per tutto quello che mi ha fatto passare. Sono tanti gli episodi che ogni tanto emergono dalla memoria e mi scombussolano la giornata, e questo non va bene.

Credo che l’unica soluzione possibile sia l’accettazione totale.

Provo a fare un elenco su cui lavorare nei prossimi giorni, almeno finchè non riuscirò a guardare al mio passato come se guardassi un film. e vediamo come va.

  • Accetto totalmente di avere una madre emotivamente analfabeta.
  • Accetto totalmente il mio passato doloroso così com’è, e di lasciarlo al passato.
  • Accetto totalmente di non poter cambiare il mio passato.
  • Accetto totalmente tutte le ferite emotive che mi porto addosso, perchè sono parte di me.
  • Accetto totalmete di vedere mia madre come una guida di ciò che non voglio essere mai.
  • Accetto totalmente di portare dentro di me il sangue e il retaggio di mia madre.
  • Accetto totalmente di avere una madre a cui non importa nulla di me.
  • Accetto totalmente di mantenere un rapporto superficiale con mia madre e di non riporre alcuna speranza per il futuro, per evitare ulteriori delusioni
  • Accetto totalmente di essere padrona della mia vita e responsabile per fare della mia vita il meglio possibile.
  • Accetto totalmente di essere una evoluzione migliore di mia madre.
  • Accetto totalmente di essere una donna straordinaria, che ama, vive e cresce ogni giorno.
  • Accetto totalmente la mia vita come un dono e di essere respondabile delle scelte che faccio.
  • Accetto, mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo.

Ricordato di splendere!!!

GG

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consapevolezza crescita personale

La rabbia costa poco, ma conviene?

Eccomi quí a pormi una domanda retorica, in un pomeriggio qualunque di un giorno qualunque…

Oggi è il primo giorno di libertà dopo una settimana intera passata a casa a contorcermi dal dolore per una malattia endemica del piffero. Ero felice stamattina di stare finalmente bene e azzardarmi ad andare a trovare i miei animali che vivono con mio padre. Se non fosse che, mio padre (fonte di rabbia), mi ha subito sparato un commento antipatico, con tanto di giudizio aggiuntivo, senza neppure chiedermi come stessi.

Così sono uscita piena, ma piena piena piena di rabbia a fare una passeggiata con il cagnolino. E cavoli se ero arrabbiata! Un po’ lo sono ancora…( il fatto avvenuto un’oretta fa).

Mentre camminavo i nervi si sono calmati e ho iniziato ad essere infastidita dalla quantità di energia che mi porta via la rabbia. Ovvio che mio padre mi fa arrabbiare spesso, e potrei anche fregarmene del suo modo di essere, perchè tanto è così e non cambierà mai, ma io esplodo subito. Sempre.

Camminando ho pensato subito a una soluzione fattibibile per il problema scatenante e la metterò anche in pratica, Ma il problema resta.

Anzi i problemi:

1: Mio padre, il suo modo di fare e i suoi commenti ignoranti

2: L’ira funesta

Putroppo sul problema numero 1 non posso fare un gran che: Penso che ormai lui lo abbia capito da solo di essere una gran testa di caxxx. E penso che sia anche consapevole che sia più comodo dare la colpa agli altri, infastidire e giudicare invece di guadare a sè stesso.

Sul problema numero 2 invece posso fare molto. Se permetto a una persona di rovinarmi la giornata, la responsabilità è mia. Potrei anche non arrabbiarmi… Potrei rendermi conto dell’ ignoranza di certi commenti, vedendoli per quelli che sono (cioè parole senza valore)… Potrei guardare cosa succede a me stessa quando mi arrabbio e l’effetto che ho sull’ambiente che mi circonda.

(Il mio cane di sicuro ha risentito della situazione, la mia bambina pure, l’energia della casa anche!)

Arrabbiarmi per me è la reazione più facile, perchè sono abituata a reagire così, perchè sono cresciuta vedendo adulti reagire così. Ma di sicuro non è conveniente.

La rabbia mi porta via energia, vitalità, contatto…E mi restituisce contrazioni muscolari, stress al fegato, rughe sulla fronte, barriere relazionali… E mi fa trasmettere rabbia, stress, malumore, pesantezza, cattivo esempio, superficialità, brutte parole…E magari contagio qualcuno a mia volta di rabbia.

No! La rabbia non seve proprio a niente a nessuno. Non risolve nulla e sfogarla non aiuta nessuno.

Penso che da quì in poi userò gli strumenti dell Oh’Oponopono (” mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo”) e della visualizzazione per fortificarmi e dire alla mente che esistono scenari più belli possibili.

Chissá che non riesca ad essere d’esempio ai miei genirori così 🙂

Ricordati di splendere!!!

GG

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Guarire la tristezza

Guarire la tristezza: passo N.1

Io ho un nonno fantastico. È iconico, invidiabile, intelligente, divertente, irriverente, creativo, paziente e gentile. Un super nonno in pratica.

Solo negli ultimi due anni ha iniziato a sentirsi come un vecchietto e di sicuro, la riduzione drastica delle abitudini sociali, ha peggiorato tutto. Parliamo spesso, ma ieri al telefono era rassegnato e triste. Ripeteva di essere agli sgoccioli, ma contento di avere vissuto una vita interessante e ricca di eventi importanti.

Per fortuna è uscito presto da questo stato di tristezza e adesso sta benone, ma ho iniziato a fare un bilancio anch’io e a farmi delle domande.

Ho avuto fin’ora una vita interessante? Sì

Ho avuto fin’ora una vita ricca di eventi importanti? Sì

Ho avuto fin’ora una vita felice? No

Giá, una vita interessante e ricca ma con uno sfondo di tristezza onnipresente e pesante

Non voglio vivere i prossimi anni e avere come sfondo una scenografia di tristezza. Voglio cambiare le cose. E se la tristezza deve far parte del mio percorso di crescita, direi che ne ho avuto abbastanza e che voglio fare spazio alla gioia.

Non dico che voglio provare euforia in ogni singolo istante di vita, ma voglio che lo sfondo sia gioioso, non più triste.

Così ho deciso di fare un decluttering emozionale e pulire passo a passo la tristezza dal mio passato.

Penso che il primo passo più sensato da fare (e forse il più semplice) sia cancellare il peso di essere una figlia di genitori divorziati. Ero convinta di aver accettato la cosa già da molti anni. Ma solo a rileggere la frase di prima, provo una sottilissima tristezza che voglio appunto pulire via.

Non negherò che non sia stata una pacchia vivere in una famiglia divisa, ma lavorerò sull’accettazione, sul perdono, sull’amore e sulla gioia. Ancora mi serviró degli insegnamenti dell Oh’ Oponopono: Mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo. Ma almeno nei prossimi giorni mi focalizzerò su questo pezzetto e spero davvero di liberarmi di un esperienza negativa per fare spazio a novità gioiose.

Provo comunque a fare un elenco di aspetti positivi legati alla separazione dei miei genitori (che ho subito però io):

1.Si è creato un legame molto speciale con mia sorella;

2. Ho lottato sempre solo contro un un genitore, anzichè due;

3. Ogni volta che ho voluto allontanarmi da mia madre, ho saputo dove andare;

4. Ho potuto vivere in due luoghi disversi che mi hanno arricchito di cultra;

5. Ho avuto molte occasioni di viaggiare in treno, cosa che adoro;

6. Ho conosciuto perone fantastiche, che altrimenti mi sarei persa;

7. Ho potuto vivere moltissi anni vicino al mio nonno materno e creare un rapporto incredibilmente importante;

8. Ho imparato che tipo di genitore voglio essere;

9. Hi imparato che il matrimonio non ha importanza se non c’é la volontà di creare un legame stabile su cui fondare una famiglia;

10. Ho avuto un fratello meraviglioso.

Mi sono prefissata di trovare almeno dieci aspetti positivi e ci sono riuscita! Ora mi sento piu motivata nel lasciare andare un primo pezzetto di tristezza.

Ricordati di splendere!!!

GG